La Lazio è piombata su Joaquin Correa, colpito e affondato, il popolo biancoceleste ha pranzato con questa news di mercato. Il “sostituto di Felipe” è servito in tavola ed è pronto a sbarcare nella capitale con un curriculum che parla anche di Serie A .

El Tucu, così rinominato per la sua provenienza dalla provincia di Tucunàn, un pò come dire Mario er Milanese, partì alla volta della ridente Siviglia nel 2016 dopo un anno e mezzo passato alla luce della Lanterna sponda Samp di Ferrero.
A proposito, sapevate che il patron blucerchiato ha creato posti di lavoro per assaggiatori di Nutella? Fake o no, per il momento ci interessa Correa.

Iniziamo col dire che proprio come Felipe, certo un pochino alla lontana, la sua media realizzativa non ci fa sobbalzare sulla sedia, è infatti uno che è abituato a costruirlo il gioco ma, a differenza del brasiliano, può giocare da seconda punta e qui ci avviciniamo al territorio Luis Alberto.

Arrivato nel Belpaese quando aveva 20 anni, con la Samp vanta 31 presenze 3 gol e 2 assist. C’è da dire però che in due annetti in Spagna è cresciuto.

El Tucu infatti ha attirato su di sé i riflettori in Copa del Rey dove in 8 partite ha timbrato il cartellino ben 5 volte traghettando il Siviglia in finale dove ha subito le stesse 5 reti realizzate da Joaquin dal Barcellona.

Raccontato così potrebbe sembrare che su un immaginario taccuino, siano molte di più le linette segnate sotto la voce “cattivo”, ma il nostro nuovo sbarbatello ha fatto anche cose buone.

Ci sarà sempre chi dirà che la somma spesa per lui, 16 mln + 3 di bonus o giù di lì, sono troppi per Correa e ci sarà chi invece lo preferirà a Felipe Anderson, fatto sta che appena due annetti fa, il Siviglia per lui non sborsò tanto al di sotto della Lazio perché lo pagò 13 mln più 5 di bonus. Insomma, il valore del suo cartellino pare non schiodare da questo prezzo.

Andiamo quindi a parlare proprio della caliente Spagna dove El Tucu ha compiuto la sua crescita calcistica con 73 presenze,  10 assist e 15 gol.
Come possiamo notare su disegnando un grafico mentale, la sua media realizzativa è notevolmente aumentata in barba al periodo passato alla Sampdoria.

Nella stagione appena archiviata, ha dato il suo meglio lontano dalla Liga che non è stata proprio un’ottima annata , si è riscattato però tra Champions League e Copa del Rey.

A suon di assist nella massima competizione europea infatti, il nostro giocatorino tutto nuovo da scartare, è riuscito a sobbarcarsi in parte sulle spalle il suo Siviglia fino agli ottavi.

23 anni, una discreta conoscenza europea, un caratterino che si accende presto, andate a vedere la “scapocciata” nella gara contro il Bayern Monaco, sulla carta Joaquin Correa sembrerebbe il perfetto candidato per le modellazioni di Simone Inzaghi.

Serie A e lontani echi, sta tornando nel nostro campionato un calciatore nuovo cresciuto nella ridente Siviglia e che ha tutte le carte in regola per farci entusiasmare.

Benvenuto nella prima squadra della capitale Tucu!

 

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